"Solidarietà agli amici della Lega, il cui comizio stasera a Genova è stato bloccato da alcuni antagonisti. Un gesto vergognoso che mi auguro venga condannato da tutte le forze politiche, senza se e senza ma. Questa non è democrazia". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti condanna l'irruzione del Collettivo autonomo lavoratori portuali (Calp) di Genova e dei militanti dei centri sociali, che ieri sera ha bloccato un dibattito pubblico organizzato dalla Lega nel circolo Cap del porto di Genova in vista delle elezioni amministrative con la partecipazione dei parlamentari Claudio Borghi, Alberto Bagnai ed Edoardo Rixi.
"Un atto di violenza inaccettabile che la città tutta deve condannare con fermezza. Quanto successo ieri sera alla sede del circolo Cap in via Albertazzi è un fatto di inaudita gravità, una limitazione del dibattito politico che non possiamo non condannare. Un atto squadrista che non fa onore al confronto civile di queste settimane che ci avvicinano alle elezioni amministrative. Dispiace profondamente che tra i contestatori vi fosse un consigliere comunale democraticamente eletto che dovrebbe rappresentare i cittadini genovesi". Lo ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci commentando le contestazioni di ieri sera a un convegno della Lega da parte del Collettivo autonomo lavoratori portuali (Calp).
"Non potendo entrare nel merito di fatti su cui esistono versioni molto diverse tra loro, qualsiasi forma di impedimento violento a manifestare le proprie opinioni politiche, se impedimento c'è stato, deve essere condannato". Lo ha detto il candidato sindaco di Genova della coalizione progressista Ariel Dello Strologo commentando le denunce della Lega riguardo alla interruzione di un convegno elettorale da parte di alcuni lavoratori portuali del Calp ieri sera a Genova.
Nel 2022 c'è ancora chi con la violenza cerca di fermare i comizi di un partito politico democratico come la Lega. Genova, medaglia d'oro al valore per la lotta contro fascismo e totalitarismo, ha subito ieri sera l'ennesimo sfregio, durante un incontro elettorale presso la Sala Cap, da parte di chi - a parole - dice di rappresentare quei valori salvo poi comportarsi come il più becero dei dittatori. Tra loro c'era persino il consigliere comunale Ceraudo del Movimento 5 Stelle. Chissà cosa dirà Conte oggi a Genova della sua performance! E il Pd come reagisce a violenze e intimidazioni? Come reagisce a un gruppo che ha bloccato il comizio di un partito democraticamente rappresentato? Speriamo che tutte le forze politiche prendano le distanze da simili atti di violenza, a partire dal Movimento 5 Stelle". Lo dicono in una nota i parlamentari della Lega Edoardo Rixi, Claudio Borghi e Alberto Bagnai a proposito dell'interruzione ieri sera di un dibattito pubblico a Genova organizzato dalla Lega.
"I soliti giochini della Lega che rifila balle spaziali buttandosi a capofitto sul nulla, o meglio sulle balle, pur di far parlare di sé. Vero che mi trovavo al circolo Cap, ma non ho partecipato al blocco del convegno della Lega, respingo ogni strumentalizzazione: non ho mai impedito a nessuno di parlare anche se provocato". Così il consigliere comunale genovese del M5S uscente e ricandidato Fabio Ceraudo smentisce di aver partecipato all'irruzione del Collettivo autonomo lavoratori portuali (Calp) di Genova e dei militanti dei centri sociali, che ieri sera ha bloccato un dibattito pubblico organizzato dalla Lega in vista delle elezioni amministrative con la partecipazione dei parlamentari Claudio Borghi, Alberto Bagnai ed Edoardo Rixi. "La mia visione politica è molto distante dai valori espressi da quella forza politica e da chi la rappresenta. - ribadisce Ceraudo - Cosa dirà Conte oggi in visita a Genova? Intanto avrà cose ben più importanti di cui parlare e comunque i leghisti si preoccupino di quel che accade in casa loro".
La Digos indaga sull'irruzione al convegno, a breve possibili denunce
La digos di Genova sta procedendo all'identificazione di alcuni dei partecipanti alla protesta che ieri sera nella sala del Cap di via Albertazzi ha impedito lo svolgimento del convegno della Lega a cui partecipavamo una ventina di militanti del Carroccio. I reati ipotizzati sono violenza privata e probabilmente anche interruzione di manifestazione elettorale. Secondo quando ricostruito dagli investigatori il gruppo di antagonisti si era dato appuntamento al Cap dopo la 'chiamata' dei lavoratori portuali del Calp, giudicando una provocazione la presenza di esponenti del partito di Matteo Salvini in un circolo tradizionalmente di sinistra. Gli antagonisti, di cui molti sono soci del circolo, sono entrati quando erano presenti solo alcuni militanti del Carroccio che stavano allestendo la sala. Dopo che i leghisti sono entrati è cominciata la contestazione verbale, il lancio di aeroplanini di carta e cori contro la Lega impedendo che il comizio potesse tenersi. Ad agire secondo quando risulta dalle prime indagini sarebbero stati alcuni giovani antagonisti che hanno contestato anche il presidente del Cap Danilo Oliva, che aveva affittato la sala ai militanti del Carroccio e che a quel punto, dopo essersi consultato con il segretario provinciale della Lega Alessandro Piana, ha chiesto a tutti di uscire dalla sala. La Lega ha tenuto poi il suo comizio sul marciapiede, con gli antagonisti tenuti a distanza di sicurezza da un cordone di polizia. Sempre ieri sera ma dopo la conclusione del comizio quattro antagonisti sono stati fermati e denunciati dalle volanti della polizia perché sorpresi a staccare alcuni manifesti elettorali.
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