Via libera dell'Antitrust all'operazione di concentrazione Bper-Carige.
Bper dovrà cedere a Banco di Desio e della Brianza un ramo aziendale composto da 48 filiali ubicate in Sardegna, Liguria, Toscana, Emilia Romagna e Lazio. Lo comunica l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. La cessione del ramo aziendale è "parte essenziale dell'operazione" ed "è in grado di far venir meno le criticità concorrenziali cui l'operazione, nella sua iniziale configurazione quale mera acquisizione del controllo di Carige, avrebbe dato luogo su alcuni mercati interessati, in particolare per quanto riguarda la raccolta bancaria, gli impieghi a famiglie consumatrici, gli impieghi a famiglie produttrici-imprese di piccole dimensioni e a imprese di medie e grandi dimensioni, il risparmio gestito (a sua volta distinto in gestione fondi comuni di investimento, gestione su base individuale di patrimoni mobiliari (GPM) e in fondi (GPF) e gestione di prodotti della previdenza complementare), nonché il risparmio amministrato", scrive l'Antitrust. Secondo l'Autorità la cessione delle filiali è in grado di sterilizzare gli effetti dell'acquisizione del controllo di Carige in questi mercati. In particolare, "l'operazione risulta neutra rispetto alla posizione già detenuta da Bper nelle province della Sardegna, in quanto è prevista la cessione a Banco Desio del 100% degli sportelli di Carige oggetto di acquisizione, e ne comporta anche un ridimensionamento attraverso la cessione degli sportelli sardi oggetto della autorizzazione condizionata della concentrazione Bper/Unipol, risalente al 2019, risolvendo così pure la questione pendente dell'ottemperanza a questo provvedimento". In tutti gli altri mercati problematici le quote post-merger, per effetto dell'operazione complessiva (al netto della cessione del ramo), rimangono al di sotto della soglia del 35%, attestandosi il più delle volte al di sotto del 25%, precisa l'Autorità.
Si dimette intero cda con passaggio controllo a Bper
Tutti i componenti del cda di Carige hanno rassegnato oggi le proprie dimissioni incondizionate e irrevocabili con effetto alla data dell'assemblea ordinaria già convocata per il prossimo 15 giugno per la nomina del nuovo organo amministrativo col passaggio della banca libera sotto il controllo di Bper. Le dimissioni dei consiglieri - indica una nota di Carige - sono state rese nel contesto dell'esecuzione del contratto per la cessione della partecipazione di controllo nel capitala della banca da parte del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e dello Schema Volontario di Intervento del FITD a Bper, nonché alla luce di alcune pattuizioni strettamente funzionali all'esecuzione dell'operazione.