(ANSA) - GENOVA, 07 GIU - "Nel 2019 in Liguria 2500 donne
si sono rivolte ai pronti soccorso dopo avere subito violenze o
maltrattamenti e lo hanno dichiarato. Nel 2020 sono state poco
più di 2000, nel 2021 oltre 2200.
Tra le novità quella di mettere in rete tutti i soggetti che
si occupano del fenomeno e la creazione di un nuovo protocollo
che permette di individuare in modo più preciso i casi. "Alisa
collaborerà con l'autorità giudiziaria - spiega il direttore
Ansaldi - usando alcuni parametri, ad esempio confrontando un
accesso per violenza con tre accessi per altri motivi nel
biennio precedente, o cinque accessi per cause sconosciute nei
due anni. Da una simulazione sul biennio 2020-2021 emergono 10
mila casi sospetti".
"La legge del codice rosso ha dato un grosso impulso - ha
detto Vittorio Ranieri Miniati, procuratore aggiunto della
Procura di Genova - e in ogni procura sono state create sezioni
specializzate. Questo protocollo, sottoscritto da magistratura
e forze dell'ordine, Regione, Città Metropolitana, Comuni, Anci,
Alisa, ASL liguri, Università di Genova, Ufficio scolastico
regionale, diventa decisivo perché permette un flusso di
informazioni tra i soggetti coinvolti". "Questo è il risultato
di un lavoro iniziato quattro anni fa che ha dato i suoi frutti
- ha detto il prefetto di Genova Renato Franceschelli -, andremo
a migliorarlo con un coinvolgimento di tutte le istituzioni".
(ANSA).
Violenza donne: in ospedale poche denunciano, 2000 su 5000
Da simulazione emergono 10mila casi sospetti in due anni