(ANSA) - GENOVA, 09 GIU - La legge regionale che prevede il
requisito della residenza in Liguria da cinque anni per avere
una casa popolare potrebbe essere incostituzionale. E per questo
il tribunale di Genova ha inviato gli atti alla Consulta.
Secondo il giudice Francesca Lippi il requisito contrasta con il
principio di uguaglianza sostanziale e contraddice la funzione
sociale dell'edilizia residenziale pubblica che deve fare
riferimento al bisogno delle persone e non alla durata della
residenza.
La vicenda nasce dalla richiesta di un rifugiato politico
della Mauritania (assistito dagli avvocati Elena Fiorini e
Alberto Guariso di Asgi), regolarmente residente in Liguria da
tre anni che aveva chiesto di accedere alle graduatorie per gli
alloggi popolari ma ne era stato escluso per mancanza del
requisito.
"Una condizione - si legge in una nota dei legali - che
manca non solo agli stranieri, ma spesso anche a molti italiani
in cattive condizioni economiche e che hanno perso la regolare
residenza a causa di uno sfratto. Identica questione era già
stata esaminata dalla Corte Costituzionale nel 2020 con
riferimento alla analoga legge regionale della Lombardia e la
Consulta già in quella occasione aveva dichiarato
l'incostituzionalità della norma".
L'Asgi aveva sollecitato la Giunta e il presidente del
Consiglio Regionale ad attivarsi per un adeguamento legislativo
per rimuovere la legge. "Mentre altre Regioni - continuano gli
avvocati - si sono adeguate alla pronuncia della Corte
modificando la propria normativa, nel caso della Liguria la
richiesta è caduta nel vuoto. Così se la Corte Costituzionale
dovesse confermare la sua precedente decisione, la Regione sarà
tenuta a rivedere le graduatorie ancora aperte e resterà esposta
ad eventuali azioni risarcitorie dei soggetti illegittimamente
esclusi, con grave danno per l'intera collettività e per la
correttezza dell'azione amministrativa". (ANSA).
Giudice, casa a stranieri solo dopo 5 anni residenza viola Carta
Il caso della legge regionale ligure. Atti a Consulta