(ANSA) - GENOVA, 13 GIU - "La cosa più importante è stata
quella di avere una chiara comunità di intenti per la
realizzazione delle opere che interesseranno lo scalo di
Genova". Paolo Pessina, presidente degli agenti marittimi
genovesi, si dice soddisfatto al termine dell'assemblea nel
corso della quale l'associazione ha lanciato una "sfida" per il
porto e l'economia Italia, una sfida basata su cinque pilastri
per la Genova del futuro che sono la Nuova diga portuale, il
Terzo Valico, il Nodo Ferroviario, la Gronda autostradale e la
digitalizzazione per i quali si chiede il rispetto assoluto dei
tempi di realizzazione.
Secondo Pessina, un porto in affannosa ricerca di spazi per
attività di movimentazione delle merci e di logistica non può
più permettersi il lusso di ignorare un'area da un milione e 300
mila metri quadri incastonata al centro dello scalo. "Area - ha
sottolineato Pessina - che è stata sino a oggi un tabù e della
quale non si poteva parlare all'insegna di una presunta difesa
di occupazione nel settore siderurgico, quando tutti sanno che
il problema occupazionale potrebbe essere facilmente risolto,
rendendo l'area di Cornigliano il polmone produttivo del porto".
Una prima risposta è arrivata dal sindaco, Marco Bucci, che si è
espresso a favore dell'utilizzo anche parziale, si parla di
500.000 metri quadri, delle aree siderurgiche. Ma l'assemblea è
stata anche l'occasione per parlare del futuro della categoria.
"Per decenni abbiamo vissuto di passato, subendo il declino di
quella che è stata battezzata la città più vecchia d'Italia - ha
concluso Pessina - ma la nostra categoria ha deciso di passare
il testimone ai giovani che lavorano nelle nostre aziende dando
vita a un vero e proprio think tank che da luglio inizierà a
lavorare sul futuro". (ANSA).
Assagenti: cinque pilastri per lo sviluppo di Genova
Diga, Terzo Valico, Gronda, digitalizzazione e Nodo ferroviario