(ANSA) - GENOVA, 18 GIU - Crisi nell'amministrazione comunale
di Ventimiglia. La Lega, che con cinque consiglieri è il gruppo
più numeroso, ha deciso di uscire dalla maggioranza guidata da
Gaetano Scullino.
L'episodio che ha portato allo strappo è la gestione della
protezione civile, gestita dal vicesindaco leghista Simone
Bertolucci, che il sindaco ha 'azzerato' dopo le dimissioni dei
volontari che nn riuscivano ad avere materiali e mezzi come
chiedeva Bertolucci, che giovedì scorso si è dimesso aprendo la
crisi. "La storia della protezione civile - dice Di Muro - è la
goccia che ha fatto traboccare il vaso. E' una decisione che
assumiamo con magone, ma non senza averci profondamente
riflettuto. Crediamo che sia la scelta giusta per i cittadini di
Ventimiglia. Non credo che questa amministrazione, con un
sindaco che ha atteggiamenti arroganti e despotici, sia adeguata
ad amministrare la città".
Con l'uscita dalla maggioranza di 4 consiglieri leghisti
Scullino non ha più i numeri per governare: attualmente può
contare su sei consiglieri, mentre l'opposizione è passata da 6
a 10. Per farlo dovrà cercare sostegno un appoggio esterno, ma
per i leghisti, le dimissioni del sindaco Scullino sarebbero un
atto dovuto: "Se il sindaco lo ritiene, non si dimetta, io
invece ritengo che rassegnare le dimissioni sarebbe un atto di
coraggio e di coerenza, quando il primo partito della sua
maggioranza glielo chiede", conclude Di Muro. Scullino sta
riflettendo su cosa fare. (ANSA).
Crisi a Ventimiglia, Lega lascia la maggioranza di Scullino
Sindaco non ha più i numeri per governare