Aumentano le richieste di lavoratori da parte delle aziende genovesi, dopo la ripresa post-pandemia, ma per alcune figure, non solo camerieri e cuochi, anche tecnici della salute e informatici, operai specializzati, aumenta la difficoltà di reperimento. La rilevazione effettuata da Confindustria Genova con 13 agenzie per il lavoro sulle richieste e la reperibilità delle figure professionali nella città metropolitana dice che fra gennaio e aprile 2022 sono arrivate richieste per 3.
"C'è un mismatch fra domanda e offerta - sottolinea il presidente di Confindustria Genova Umberto Risso - le cause sono diverse e complesse anche perché c'è un cambiamento di atteggiamento e disponibilità verso il lavoro, di cultura del lavoro e pure di formazione, perché ci sono i corsi ma si fatica a trovare chi si iscriva. Bisogna stare attenti a non semplificare dicendo che ci sono basse condizioni economiche facendo l'esempio dei camerieri. Parliamo anche di ingegneri e operai specializzati e spesso le motivazioni sono legate a scelte di vita".
Le aziende hanno chiesto tecnici (25%), professioni non qualificate (25%), professioni qualificate nel commercio e servizi (22%), artigiani e operai specializzati (12%), operai, operatori e conduttori (9%), impiegati (6%).
L' indicatore della difficoltà di reperimento di queste figure mette al primo posto, con un valore di 90 su 100, cuochi in alberghi e ristoranti, operai specializzati nell'edilizia, seguiti da tecnici della salute. L'edilizia è un discorso a parte. "Il problema è trovare tanti operai specializzati quanti se ne cercano perché c'è stato un aumento della richiesta in pochissimo tempo" sottolinea Giacomo Franceschini, responsabile del Centro studi di Confindustria Genova. (ANSA).
Industrie liguri cercano lavoratori ma non li trovano
Confindustria, non solo cuochi, anche tecnici e specialisti