(ANSA) - VENTIMIGLIA, 27 GIU - "E' un momento molto triste
per me, ma lo è soprattutto per la città che amo. Ci siamo
impegnati tutti quanti per migliorarla e ora perderemo almeno un
anno e mezzo, prima di tutto per la ricostruzione della
passerella sul Roja".
L'addio di Bertolucci aveva portato il segretario imperiese
della Lega e deputato Flavio Di Muro a dare la spallata,
accusando Scullino di essere un despota.
Oggi il sindaco attacco proprio Di Muro, e lo accusa dicendo di
voler essere "il tutore dell'amministrazione, con interferenze
dall'esterno inaccettabili". "E' un traditore, ha tradito la
città. Tutti gli atti in giunta sono stati approvati
all'unanimità. Non era mio compito cercare consensi elettorali
per la Lega - ha aggiunto Scullino - Pensavo che tutti dovessimo
amministrare per il bene della città, ma lui ha sempre fatto
politica di partito. E più vedeva andare in calo i consensi
della Lega, come si è visto nelle ultime elezioni e più cercava
di imporre, di comandare dall'esterno. Un atteggiamento
inaccettabile. Una situazione paradossale, per non dire
vergognosa. Forse si vuol candidare a sindaco e non voleva
aspettare la fine della legislatura. Mi ha accusato di essere un
padre padrone. Sono un decisionista non vuol dire essere un
padre padrone".
Per il futuro Scullino si dice pronto a riprendere con la
politica: "Dopo l'estate riprenderemo a fare politica, quella
vera, e cominceremo ad organizzarci, per sostenere una
federazione di liste civiche di Ventimiglia, per individuare il
miglior sindaco da far eleggere nel 2023. Io sono pronto a
candidarmi anche come consigliere comunale, non ho paura del
confronto con la gente, di spiegare come ho amministrato e di
quello che ho fatto. Di Muro è disposto anche lui a contarsi
candidandosi a consigliere comunale come aveva fatto alle
comunali del 2014 prendendo 134 preferenze? Sono pronto e più
determinato di prima". (ANSA).
Ventimiglia: Scullino, Di Muro voleva essere tutore, ha tradito
Faceva politica per il suo partito non per il bene della città