(ANSA) - ROMA, 08 LUG - Da oggi, in Regione Liguria, una
volta presentata la domanda per il riconoscimento
dell'invalidità civile - al fine dell'ottenimento
dell'accompagnamento - tutte le persone con Sla, sclerosi
laterale amiotrofica, possono immediatamente presentare la
domanda per accedere al contributo della gravissima disabilità.
Lo rende noto Aisla, Associazione Italiana Sclerosi Laterale
Amiotrofica. I malati di Sla in Liguria sono circa 160, di queste
il 70% in condizione di non autosufficienza gravissima con
mancanza di autonomia totale. La durata della malattia è
variabile, tra i due e i cinque anni dal momento della diagnosi
ma, in alcuni casi, il decorso della malattia è drammaticamente
veloce: in pochi mesi la persona può perdere ogni forma di
autonomia: motoria, respiratoria, deglutitoria, comunicativa.
"Al fine di garantire una qualità di vita dignitosa alle persone
con Sla, - rileva Anna Cecalupo referente Aisla Genova e
delegata al Tavolo Tecnico Regionale, - è necessaria una
risposta assistenziale immediata capace di contrastare
l'impoverimento del contesto famigliare al momento del
manifestarsi della malattia. Al pari è fondamentale assicurare
le necessarie risorse economiche con lo strumento dell'assegno
di cura, dell'indennità di accompagnamento e dell'invalidità".
"Supportare le persone affette da Sclerosi Laterale Amiotrofica
e le loro famiglie-rileva Aisla- è fondamentale nel contributo
ad un miglioramento della qualità della vita. Ed è per questo
che Aisla promuove costantemente la tutela e l'assistenza, oltre
che la cura delle persone malate di Sla in un'ottica 'to care
non to cure' dove la vita è al centro. Regione Liguria non si è
tirata indietro nella sfida di questa complessità, affiancando
Aisla e tutti i propri corregionali: un modo per supportare
l'insidiosa complessità della malattia, legata alla dignità e
alla qualità della vita di ogni persona che si trova a
convivere, suo malgrado, con la Sla". (ANSA).
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