(ANSA) - GENOVA, 14 LUG - Un cartello, con scritto "più spiagge libere" e un volantinaggio tra le persone che escono dalla spiaggia, per chiedere una minore presenza di stabilimenti balneari che in Liguria, secondo le stime di Legambiente e Adiconsum, occupano 114 km di spiaggia lasciandone solo 34 per le spiagge libere. Gli ambientalisti genovesi hanno scelto la zona simbolica di Corso Italia, dove su 5 km di litorale solo poche decine sono libere, per la 'Presa della Battigia', iniziativa nazionale per denunciare la privatizzazione delle spiagge .
"C'è un bene pubblico, quello delle spiagge, per il quale sono state date troppe concessioni - spiega il presidente di Legambiente Liguria Santo Grammatico - in Liguria sono oltre 1.500 per 114 km di spiagge, e solo 34 km sono di spiagge libere. C'è una concessione ogni 70 metri e questa è un'esagerazione. Noi chiediamo alla Regione Liguria che, nella legge che prevede il 40% delle spiagge libere per ogni comune inserisca le sanzioni per porre un freno agli abusi".
"Nel 2008 abbiamo conquistato una legge regionale che prevede il 40% di spiagge libere e libere attrezzate - aggiunge Stefano Salvetti, presidente di Adiconsum Liguria - ma la situazione non è omogenea e Corso Italia ne è un esempio: di fronte alla città abbiamo meno del 10% di spiaggia libera, e così anche in altre realtà dove le concessioni arrivano anche al 90%". Una giornata di mobilitazione che a Genova si concluderà con una nuotata serale nella spiaggia di Boccadasse. (ANSA).
Spiagge: 'Presa della Battigia' a Genova, protesta Legambiente
In Liguria, una concessione balneare ogni 70 metri