Il giornalismo "ancien regime" genovese si è stretto intorno al decano Camillo Arcuri, scomparso il 22 agosto all'età di 92 anni. Stamani, nella chiesa di Nostra Signora del Rosario in Albaro si sono tenuti i funerali del giornalista e scrittore genovese.
Al termine della celebrazione il feretro è stato trasferito da personale di A.Se.F. del Comune di Genova al cimitero di Staglieno, per la cremazione.
Nato a Genova il 13 luglio 1930, Camillo Arcuri, si era affermato come giornalista e scrittore di qualità, rigoroso e impegnato, molto stimato dai colleghi che ne apprezzavano il tratto umano e la sensibilità. È stato autore di inchieste coraggiose e di una serie di saggi di successo ha ricordato l'Ordine dei Giornalisti della Liguria.
Inviato speciale per Il Giorno e successivamente del Corriere della Sera, caporedattore al Secolo XIX, vice direttore dell'Europeo, aveva collaborato anche con L'Espresso. Negli ultimi anni si è interessato al caso del Golpe Borghese e allo sterminio della famiglia Einstein. Ha scritto tra l'altro La trasparenza invisibile, (1989 - Marietti), Colpo di Stato.
Storia vera di una inchiesta censurata, (2004), Biblioteca Universale Rizzoli, Sragione di Stato, 2006, Biblioteca Universale Rizzoli, L'altro fronte del porto, 2009, Mursia, Il sangue degli Einstein italiani, 2015, Mursia! Il trapianto negato - Quando il Palazzo entra in sala operatoria. (ANSA).
Tanti giornalisti al funerale del decano Camillo Arcuri
In chiesa accanto ai familiari e agli amici