(ANSA) - GENOVA, 06 SET - I genitori di Alice Scagni, la
donna di 34 anni uccisa sotto casa a Genova il primo maggio
scorso dal fratello Alberto (42 anni), hanno presentato in
procura una denuncia per omissione di atti d'ufficio e morte
come conseguenza di altro reato. L'esposto, affidato
all'avvocato Fabio Anselmo (il legale che si è occupato, tra gli
altri, dei casi Cucchi e Aldrovandi), punta il dito contro le
omissioni delle forze dell'ordine e della dottoressa della
Salute mentale.
Scagni aveva ucciso la sorella, madre di un bimbo di un anno
e 4 mesi, perché voleva più soldi dalla famiglia. Nella
denuncia, i genitori ripercorrono l'escalation di violenza prima
dell'omicidio: dai pugni contro la casa della nonna in piena
notte fino al tentato incendio della porta dell'anziana e la
telefonata di minacce fatta ai genitori sette ore prima
dell'omicidio.
"Abbiamo cercato aiuto nelle istituzioni. Ci siamo imbattuti
in una fredda e ignorante burocrazia", aveva accusato Antonella
Zarri, mamma dei due ragazzi. Intanto è in corso la perizia
psichiatrica su Alberto per accertare se fosse in grado di
intendere e volere al momento del delitto. (ANSA).
Uccisa da fratello: genitori denunciano la Polizia, omissioni
E' stata presentata dai genitori