(ANSA) - GENOVA, 18 OTT - Fu l'allora presidente della
Repubblica Sandro Pertini a far sì che una tappa della visita in
Italia della regina Elisabetta II toccasse Genova, il 16 ottobre
del 1980. "Non era scontato, fu Pertini, raccogliendo le istanze
dell'allora sindaco Fulvio Cerofolini, amico e compagno
socialista, che chiese al suo consigliere diplomatico,
l'ambasciatore Carlo Calenda, nonno e omonimo dell'attuale
leader politico, di chiamare l'ambasciatore inglese e farla
inserire" ricorda Ivan Drogo Inglese, presidente degli Stati
generali del patrimonio italiano, promotori della celebrazione a
Palazzo Tursi del 42/o anniversario della visita della sovrana,
morta lo scorso 8 settembre.
La vedova di Cerofolini ha ricevuto oggi anche l'attestato
dell'anniversario della visita, anche se con il nome sbagliato,
Armida, invece di Ardenia.
Per ricordare quell'evento a Tursi c'erano, tra gli altri, il
sindaco Marco Bucci e Denise Ashing Dardani, console del Regno
Unito a Genova
"Ci sono tantissime cose che legano la nostra città, che è
sempre stata definita la più british d'Italia, alla Gran
Bretagna" ha ricordato Bucci tornando sul tema dell'identica
bandiera e ricordando che la prima squadra d'Italia, il Genoa, è
stata fondata da un inglese, "un medico che stava qui a Genova
per curare gli equipaggi della marina inglese". Poi
l'understatement che accomuna genovesi e inglesi, ma anche le
banche, le assicurazioni e gli studi legali di diritto
marittimo, la passione per la vela. Sul cerimoniale della visita
della regina, che vide passare, ragazzino, in via Brigata
Bisagno, a bordo della Fiat 132 blu che la portò in città
dall'aeroporto, solo una critica riguardo al menu: "Sono un po'
deluso che non le abbiano fatto assaggiare focaccia e pesto" ha
detto Bucci. (ANSA).
Genova ricorda visita Elisabetta, con la pioggia e senza pesto
A Tursi celebrata visita ufficiale del 16 ottobre 1980