(ANSA) - GENOVA, 28 OTT - Applausi per il debutto italiano
di "Béatrice et Bénédict" di Hector Berlioz. L'opera, composta
nel 1862 non era mai stata rappresentata in Italia ed è stata
scelta per aprire la stagione operistica del teatro Carlo Felice
di Genova.
Composta nel 1862, "Béatrice et Bénédict", in forma di
opéra-comique (dunque con le parti musicali alternate alla
recitazione in prosa) si basa su un libretto che lo stesso
Berlioz ricavò dal testo di Shakespeare "Molto rumore per
nulla". Proprio il libretto è la parte più debole del lavoro per
la sua frammentarietà che rende la narrazione alquanto confusa.
Sul piano musicale ci sono tuttavia alcune pagine di
indiscutibile interesse (in primis l'Ouverture, ma anche il coro
delicato del primo atto), che l'attenta direzione di Donato
Renzetti ha saputo evidenziare con intelligenza, in un buon
equilibrio fra buca e palcoscenico.
La lettura del regista Damiano Michieletto ha giocato sulla
contrapposizione fra l'amore convenzionale di Hero e Claudio e
quello passionale e istintivo di Bèatrice e Bénédict. La scena
disegnata da Paolo Fantin è una grande scatola bianca affollata
di microfoni che il personaggio Somarone (inventato da Berlioz)
utilizza per documentare i sentimenti dei singoli protagonisti.
Nel secondo atto, il pubblico assiste a una scena del tutto
diversa: Beatrice e Benedict, liberi di amarsi al di fuori delle
regole, si troveranno nel paradiso terrestre fra animali (la
scimmia già apparsa in precedenza a simboleggiare la libertà e
l'istintività) e le nudità di Adamo ed Eva. Libertà di breve
durata: una rete distruggerà il paradiso imprigionando i suoi
abitanti, costretti in pratica a piegarsi alle rigide
convenzioni sociali. (ANSA).
Applausi per la prima italiana di Beatrice e Benedict di Berlioz
Apre la stagione operistica del Carlo Felice a Genova