(ANSA) - GENOVA, 18 NOV - La Ignazio Messina gestirà un
terminal da 30 mila metri quadrati nel porto di Dar Es Salaam,
in Tanzania. L'avvio è previsto per il 2023.
Per il 2023 ci sono altri progetti. "Potremmo suggellare una
grande operazione - dice Messina -. Avendo fatto un ottimo 2022
ci sono anche le risorse per chiudere anticipatamente il debito
con le banche e quindi poter essere più liberi di fare
investimenti". Nel frattempo è in atto una conversione parziale
dell'attività del terminal di Genova, aspettando il
completamento del riempimento fra i moli Ronco-Canepa atteso da
12 anni: "Da quasi un anno stanno diminuendo i contenitori e sta
aumentando molto la merce varia e ultimamente i rotabili: stiamo
facendo navi di zinco, metalli, tubi, rame, un mercato che aveva
cancellato Genova come porto perché ormai era concentrato su
contenitori e autostrade del mare" spiega Messina. Per quanto
riguarda il lato armatoriale: "Un sogno nel cassetto sarebbe
gestire una nave di quelle che possono portare pezzi
eccezionali" conclude l'imprenditore che ritiene la nuova diga
importante per il porto ma chiede che dall'altra parte non siano
riempite tutte le calate per fare un'unica banchina lineare a
Sampierdarena. "Si fa la diga per allargare il canale e
consentire l'ingresso alle navi più grandi ma se mettiamo tutte
le navi in fila nel canale lo restringiamo ancora di più,
entrerebbero solo navi piccole. Quindi i terminal, da Spinelli
verso l'aeroporto stanno chiedendo di mantenere l'attuale
configurazione perché abbiamo bisogno di accosti". (ANSA).
Porti: un terminal in Tanzania per la Ignazio Messina
Armatore, ok diga Genova, ma servono calate non porto lineare