(ANSA) - GENOVA, 28 NOV - Colpo di scena al processo per il
crollo del ponte Morandi (14 agosto 2018, 14 vittime). I
documenti che la procura doveva sfoltire sono aumentati passando
da 22.
"Rovesciare questa montagna inesplorabile e insondabile -
spiega l'avvocato Massimo Ceresa Gastaldo - significa
stravolgere la fisionomia dell'accertamento e la sua
funzionalità. Il tribunale ha il dovere di affrancarsi dalla
logica 'per ora va tutto bene poi si vedrà' e chiedo di
assicurare non fittiziamente il diritto alla prova. Non
chiediamo di allungare i tempi, siamo i primi a non volerlo. Ma
chiediamo modalità rispettose per il tribunale e le parti di
esercitare i propri diritti e le proprie prerogative".
Sono 58 le persone imputate tra ex dirigenti di Autostrade e
Spea (la controllata che si occupava delle manutenzioni) e
tecnici, ex e attuali dirigenti del ministero delle
Infrastrutture e del provveditorato delle opere pubbliche. Le
due società sono uscite dal processo patteggiando circa 30
milioni. Secondo l'accusa tutti sapevano delle condizioni del
Morandi ma nessuno fece nulla seguendo la logica del risparmio
per garantire maggiori utili da distribuire ai soci. (ANSA).
Ponte Genova: documenti procura aumentano invece di diminuire
Tribunale sospende udienza e rinvia a domani