(ANSA) - VENTIMIGLIA, 30 DIC - "La notizia positiva è che il
bambino sta un po' meglio, resta in prognosi riservata e in
pericolo di vita, ma è stata diminuita la sedazione. Il bambino
ha riconosciuto il padre che gli ha chiesto se volesse una
carezza e lui ha annuito".
Sul risvolto giudiziario della vicenda, che al momento vede
il compagno (75 anni) della nonna indagato per lesioni
gravissime, reato contestato in concorso anche alla donna, madre
del papà del bambino, gli inquirenti mantengono il massimo
riserbo. Non rilasciano dichiarazioni nemmeno i legali dei due
indagati, gli avvocati Sara Manuello e Luca Brazzit, nominati
dalla nonna del piccolo che ha revocato l'incarico all'avvocato
Maria Spinosi.
L'intera vicenda è ancora in fase di ricostruzione da parte
del commissariato di polizia di Ventimiglia: gli uomini del vice
questore Daniele Barberi hanno sentito a lungo, e a più riprese,
i due indagati. Resta da comprendere il perché di tanta
improvvisa violenza da parte di un uomo che fino a quel giorno
non aveva mai dato segni di squilibrio. Secondo una prima
ricostruzione, il 75enne avrebbe reagito perché infastidito dal
bambino, che gli stava appresso mentre sistemava dei mobili
invece di stare in un'altra area dell'appartamento di via
Gallardi in cui la coppia vive. Una disobbedienza che secondo
gli investigatori non può giustificare una aggressione così
violenta.
A Ventimiglia è scattata la corsa alla solidarietà, con tanti
cittadini che hanno risposto a una raccolta fondi promossa da un
amico della famiglia per aiutare i genitori a coprire le spese
del soggiorno genovese per stare vicino al figlio. In poche ore
sono state più di 50 le donazioni e sono stati raccolti già più
di 1500 euro. Anche il ministro delle Infrastrutture Matteo
Salvini si è espresso sul caso attraverso i propri canali
social. "Ma come si fa? Se ricordo a quanto amore mi hanno
regalato le mie nonne e i miei nonni, inorridisco. Preghiamo per
te bimbo", ha scritto. (ANSA).
Il bimbo pestato a Ventimiglia ha riconosciuto il papà
Indagini ancora in corso per capire il perché dell'aggressione