(ANSA) - GENOVA, 03 GEN - "Nel 2019, 2020 e 2021 non ci
sono stati aumenti tariffari mentre lo scorso anno l'incremento
è stato del 6.5% medio, cifra di gran lunga inferiore rispetto a
quanto previsto e ai sette anni precedenti.
"Nei prossimi anni - aggiunge l'assessore Sartori - gli
aumenti andranno sempre più a diminuire fino all'1,5% a partire
dal 2025 e non è prevista alcun ipotesi di recuperare il 7% non
applicato nel 2021".
L'incremento tariffario previsto dal 1 gennaio 2023, aggiunge
l'assessore, è "necessario al fine di garantire l'equilibrio
economico del Contratto di Servizio sottoscritto nel 2018 tra
Regione Liguria e Trenitalia, nelle more dell' aggiornamento del
Piano Economico Finanziario ed in concomitanza con gli avvenuti
investimenti nel rinnovo del materiale rotabile".
"Ad oggi, ed in totale dal 2018 - prosegue Sartori -
risultano in servizio sulla rete ligure 38 nuovi treni regionali
dei 48 previsti. Sono stati infatti consegnati 5 Jazz, 15 Pop e
18 Rock rispettando la fornitura prevista al 2022: con la
consegna dei restanti nuovi treni entro la fine del 2023 l'età
media della flotta regionale si attesterà a 4,8 anni di gran
lunga inferiore ai 27 anni di inizio 2018".
"In merito al fatto che la Regione pagherebbe l'affitto dei
treni centinaia di milioni in più rispetto a quanto avrebbe
speso se acquistati con un mutuo - conclude l'assessore Sartori
-, vorrei sapere da chi lancia queste accuse su quale base ha
fatto i calcoli e quale è il termine di paragone usato. Rammento
infatti che il nostro contratto è stato anche mandato
all'Autorità di Regolazione dei Trasporti che non ha osservato
nulla di negativo e che nell'istruttoria svolta abbiamo seguito
le regole dettate dalla stessa Authority". (ANSA).
Ferrovie: Sartori, no aumenti ultimi anni, oggi lieve rincaro
Assessore dopo le critiche. Su affitti non si capiscono calcoli'