Liguria

Casa: Ance, con direttiva Ue classe G fuori mercato

Allarme classe energetica. 'Serve sistema finanziario garantito'

Redazione Ansa

 Se si arrivasse all'approvazione della direttiva europea sulla prestazione energetica degli edifici, che impone il passaggio entro il 2030 di tutte le abitazioni alla classe E, la Liguria, in in termini percentuali, sarebbe "quella messa peggio visto che su un campione di 2400 abitazioni con Ape verificato oltre 2000 risultano in Classe G, questo probabilmente perché le case nuove costruite negli anni 60-70-80 erano prive di coibentazione grazie al clima mite Ligure". Lancia l'allarme Secondo Emanuele Ferraloro, presidente di Ance Liguria e vicepresidente nazionale di Federcostruzioni, che parla della necessità di ristrutturazione a fondo per almeno una casa su tre, e molto spesso il valore a metro quadro della casa stessa risulterebbe inferiore al costo dell'intervento.
    "La reazione a catena - spiega in una nota - rischia di essere uno tsunami: le case in classe G di fatto non potrebbero essere vendute o comprate e quindi anche i mutui ancora accesi su queste case avrebbero valore zero. Cito i mutui perché proprio dall'aspetto finanziario si dovrebbe partire per cercare una soluzione complessiva". Ferraloro, quindi, lancia l'idea di un sistema finanziario, garantito dallo Stato, che consenta anche ai piccoli proprietari di affrontare questa spesa "con le spalle coperte" innescando così un meccanismo virtuoso vantaggioso per il settore immobiliare, per la proprietà edilizia, per le imprese del settore edile e per lo Stato.
    "Un risparmio del 30% nei consumi energetici del Paese - conclude Ferraloro - sarebbe una conquista nazionale e in quanto tale un sistema di integrazione globale, fra costi e benefici, dovrebbe essere attuato con una legge che non sia confinata al solo settore immobiliare-edilizio". (ANSA).
   

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