(ANSA) - ROMA, 19 GEN - Tre anni fa era un calciatore che
aveva rinunciato al sogno della serie A, oggi Will (classe 1999)
si prepara a salire sul palco dell'Ariston tra i Big di Sanremo,
dopo aver vinto le selezioni di Sanremo Giovani giusto un mese
fa. "Ho cominciato a fare musica perché durante la pandemia
mi stavo annoiando e cercavo un modo per esprimermi - racconta
il giovane di Vittorio Veneto, cresciuto a Soligo, mamma
britannica di Manchester, babbo italiano -.
"Devo ancora realizzare a cosa vado incontro, ma cercherò
di arrivare a Sanremo il più preparato possibile dal punto vista
musicale e vocale. Se al festival della canzone italiana la voce
non è a posto, cosa deve esserlo?". Stupido è il titolo del
brano che porta, "più maturo dal mio solito. Ci ho lavorato a
lungo. A molti di noi è capitato almeno una volta nella vita di
sentirsi stupidi, facendo delle cose stupide anche per amore.
per questo spero che tutti possano riconoscersi". Il brano
anticipa l'uscita del primo disco d'inediti.
La mamma inglese lo ha educato all'ascolto di Beatles, Queen,
Oasis, il padre a quello dei cantautori come Fabrizio De André,
Lucio Dalla, Zucchero "e devo ringraziarli. Intorno ai 15-16
anni sono stato travolto dall'ondata trap e ascoltavo solo
quello. Loro mi hanno permesso di allargare i miei orizzonti.
Dove mi colloco io? In mezzo, che per me vuol dire il pop di
oggi con concetti e sonorità diverse dal passato". A maggio
Will si prepara a tornare dal vivo con lo "Stupido Tour
Venti23", con le prime date annunciate il 3 a Milano, il 4 a
Padova, l'11 a Roma. (ANSA).
Sanremo: Will, io cantante per caso grazie alla pandemia
"In lockdown cercavo modo per esprimermi". In gara con Stupido