Liguria

Sequestrate macchine per fare armi dirette in Etiopia

Nel porto di Genova. Tre persone indagate

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 23 GEN - Sequestrati nel porto di Genova macchinari per la fabbricazione di bossoli diretti in Etiopia.
    Il carico, fermato dalla Guardia di finanza e dall'Agenzia delle dogane perché senza le autorizzazioni, è partito da una società di Lecco. Sono tre le persone indagate. L'indagine è iniziata a ottobre dopo un controllo su due container su cui sono stati trovati una macchina scanalatrice e una rifilatrice con tanto di manuali d'uso e istruzioni per la produzione di bossoli.
    L'esportatore, una società con sede a Lecco, aveva presentato documenti attestanti genericamente la presenza di un tornio parallelo e di macchine per la formatura a caldo, senza alcun riferimento alla fabbricazione di materiali di armamento. Nel 2021 il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione che invita gli stati dell'Unione Europea a bloccare l'esportazione di armi verso l'Etiopia, a causa di una grave crisi umanitaria nella regione del Tigray, dove si combatte e si registrano violazioni dei diritti umani. Le tre persone indagate sono accusate di esportazione di materiali di armamento senza la prescritta autorizzazione e di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. I macchinari per la produzione di materiale di armamento, del valore di oltre tre milioni di euro, sono stati sequestrati. La sede della società è stata perquisita. (ANSA).
   

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