La società genovese produttrice di gioielli e quotata in borsa Gismondi 1754 ha chiuso il bilancio 2022 generando 14 milioni e 31 mila euro di fatturato, con un +44% rispetto ai 9 milioni e 745 mila euro dell'anno precedente: lo rende noto il Cda della società.
A trainare la crescita hanno principalmente contribuito i canali delle vendite all'ingrosso a livello europeo (+57%), negli Usa (+82%), il negozio di Portofino (+307%), quello di Sankt Moritz (+257%), il buon riscontro iniziale del negozio di Roma inaugurato lo scorso giugno e il franchising di Praga, mentre il punto vendita genovese in via Galata segna un -44%.
Gismondi 1754 ha concluso un accordo lo scorso 16 gennaio nell'area del Gulf Cooperation Council (GCC) - che oggi comprende Qatar, Bahrein, Kuwait, Arabia Saudita, Oman e gli Emirati Arabi Uniti - per l'apertura di nuovi punti vendita in tutta l'area del GCC a partire dalla prima metà del 2023.
Analizzando i ricavi per aree geografiche l'Italia al 31 dicembre 2022 rappresenta il 34% dei ricavi, gli Usa il 24%, la Svizzera il 13%, la Repubblica Ceca il 10%, la Russia il 6%, a seguire altri Paesi.
"Il 2022 si chiude con una crescita straordinaria, per cui mi sento di ringraziare tutte le persone che nel mondo rappresentano il nostro brand. - commenta l'amministratore delegato Massimo Gismondi - Il mercato del lusso e dei gioielli sta registrando una grande crescita". (ANSA).
Gioielli: Gismondi, 14 mln fatturato nel 2022, +44%
Nel negozio di Portofino vendite +307%