Liguria

Fermato un pusher sospettato della violenza sessuale a Genova

In città 4 casi con identiche modalità in poco più di un mese. L'ipotesi è che non ci sia un unico aggressore, ma un gruppo di pusher che si approfitti di persone dipendenti dalle droghe

Redazione Ansa

La squadra mobile di Genova ha fermato un pusher di origini senegalesi di 34 anni, sospettato di essere l'autore della brutale violenza sessuale commessa la notte tra martedì e mercoledì nel centro storico, quarto episodio di violenza sessuale dal giorno di Capodanno. Gli investigatori, coordinati dalla procura, proseguono le indagini e stanno raccogliendo tutti gli elementi per individuare l'autore. Gli agenti sono risaliti al pusher dopo una serie di testimonianze e il racconto della vittima. L'uomo è stato fermato mentre rientrava in casa. Ad aspettarlo c'erano gli agenti che lo hanno portato in questura.

   Da inizio anno sono quattro i casi avvenuti a Genova. Oltre a quello di tre giorni fa, la settimana scorsa un ragazzino di 15 anni ha raccontato di essere stato trascinato in un vicolo, mentre camminava da solo in via Cairoli, e abusato da tre uomini. A Capodanno una ragazza di 20 anni ha detto di essere passata nei vicoli per andare al Porto Antico, di essere stata bloccata da tre stranieri che l'avrebbero trascinata in un appartamento dove sarebbe stata abusata. Una sua coetanea, alcuni giorni più tardi, ha detto di essere stata violentata da due uomini dopo essere stata rapinata mentre stava attraversando i Giardini Baltimora.
   

Una escalation che ha fatto innalzare il livello di attenzione anche da parte della procura. "Il fenomeno è grave - aveva detto il procuratore capo Nicola PIacente - e l'ultimo caso è stato più brutale degli altri ed è preoccupante". Non è escluso che tutti gli episodi possano essere riuniti in un unico fascicolo visto che sono due gli elementi comuni di tutti gli episodi: il consumo di droga da parte delle vittime e il luogo dove sono avvenuti gli abusi e cioè i caruggi. Le attenzioni di polizia e carabinieri si concentrano sul mondo dello spaccio: l'ipotesi è che non ci sia un unico aggressore, ma un gruppo di pusher che si approfitti di persone dipendenti dalle droghe.
   

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