Inaugurata questa mattina alla Spezia "Casa Riders", base per i lavoratori delle consegne a domicilio. Si tratta di uno spazio di circa cento metri quadri con spogliatoio, una stanza in cui consumare pasti, ricaricare i telefoni e attendere le chiamate e una ciclo officina per la manutenzione dei mezzi di lavoro.
Le utenze sono invece a carico dei sindacati Cgil, Cisl e Uil.
"Questo è un presidio di dignità per persone che spesso lavorano in condizioni proibitive: un punto di partenza", ha detto Luca Comiti, segretario territoriale Cgil. "Il prossimo passo sarà parlare della cornice contrattuale di questi lavoratori e delle tutele su malattie e infortuni", le parole di Marco Furletti della Uil.
Antonio Carro della Cisl ha invece sottolineato il ruolo dei rider "durante la pandemia e nei confronti degli anziani soli, che hanno bisogno delle consegne dei pasti a domicilio". Accanto a Casa Riders sorge in effetti un centro anziani, con uno scambio di esperienze che è già iniziato. "Spesso vengono da noi, che siamo in media piuttosto giovani, per consulenze sull'uso dei telefoni - spiega Pierpaolo Ritrovati, rider e sindacalista della Cgil -. Speriamo che questo modello si possa esportare ad altre città". Sono una cinquantina i rider alla Spezia, metà dei quali lavora per Just Eat, proprio come Ritrovati. "All'azienda, che in questo contesto manca, abbiamo già chiesto di spostare lo starting point, ovvero il nostro tornello virtuale a partire dal quale prendiamo servizio, proprio da questo spazio. Per adesso la nostra richiesta è rimasta inascoltata". (ANSA).
Apre Casa Riders alla Spezia con spogliatoi e ciclo-officina
Il Comune ci mette gli spazi, il sindacato paga le utenze