Liguria

Operaio morì travolto dal crollo di un muro, tre a giudizio

Tragedia nel 2021 a Tovo San Giacomo, a maggio la prima udienza

Redazione Ansa

(ANSA) - SAVONA, 02 MAR - Il giudice Emilio Fois del tribunale di Savona ha rinviato a giudizio tre persone per la morte di Maurizio Superchi, 65 anni, avvenuta a Tovo San Giacomo (Savona). L'uomo è deceduto il 4 febbraio 2021 travolto e schiacciato dal crollo di un muro perimetrale alto 10 metri mentre svolgeva alcuni lavori di ristrutturazione, di cui era committente, su un immobile di sua proprietà. Al termine dell'udienza preliminare il gup ha accolto le richieste del pm Giovanni Battista Ferro: a essere rinviati a giudizio sono stati il titolare dell'impresa edile (R.O., 49 anni), il progettista e coordinatore per la sicurezza (G.L., 38 anni) e il progettista strutturale nonché direttore dei lavori (G.B., 49 anni). I tre dovranno rispondere, in concorso, dei reati di omicidio, crollo di costruzione e disastro colposi. La prima udienza del dibattimento è stata fissata per il 23 maggio 2023. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile: "Di fatto - commentano i loro legali, dello Studio3A-Valore Spa - sarà la prima udienza di un processo da cui familiari si attendono verità e giustizia". Superchi nel 2018 aveva chiesto e ottenuto dal Comune di Tovo San Giacomo il permesso di costruire per realizzare una ristrutturazione edilizia con ampliamento del volume, parziale cambio di destinazione d'uso del piano terra e del sottotetto e recupero di quest'ultima superficie ai fini abitativi di un proprio fabbricato di origine rurale parzialmente diroccato. I muri perimetrali di confine tra un corpo e l'altro erano "comuni" e dunque, secondo una perizia disposta nel corso dell'incidente probatorio dal giudice Fois ed effettuata dall'ing. Mauro Nalin, ogni valutazione sulla loro stabilità poteva essere effettuata solo considerando la struttura nel suo insieme: "Non si comprende per quale motivo in fase esecutiva non siano state messe in atto parte delle prescrizioni e non siano state adottate le cautele necessarie a limitare i pericoli" recita la perizia. Il pm contesta ai tre imputati una "colpa in generica negligenza, imprudenza, imperizia, oltre che in specifica violazione di legge, consistita nell'inosservanza delle norme di settore e per la prevenzione degli infortuni sul lavoro". (ANSA).
   

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