(ANSA) - CHIAVARI, 07 MAR - Un comitato per fare chiarezza su
quanto successo ad Andrea Demattei, lo studente di 14 anni morto
due mesi fa per ipotermia dopo che la sua canoa è rimasta
incastrata sotto il ponte della Maddalena a Chiavari durante una
sessione di allenamento, ma anche per fare sì che un incidente
del genere non si ripeta mai più.
Il Comitato "Per Andrea" domenica lancia la sua prima
iniziativa: una marcia da Chiavari, con partenza da piazza Roma
alle 10. 30, fino al luogo della tragedia. L'associazione è "nata
con lo scopo altruistico di fare chiarezza e capire quali
modalità di soccorso siano state effettuate in acqua e a terra
per risolvere l'incidente. E individuare - si legge in un
comunicato - tutte le responsabilità che hanno trasformato un
banale incidente avvenuto in pieno centro abitato nella morte di
un ragazzo di 14 anni. Inoltre si prefigge di intraprendere ed
agire tutte le azioni che lo stesso definisce necessarie; per
chiedere con forza alla luce di tutte le inefficienze,
inadempienze e mancanze tecniche ed operative rilevate, un piano
di emergenza idoneo per tutta la comunità della quale Andrea
faceva parte, affinchè la sua morte non sia stata vana. La
marcia, che attraverserà le vie di Chiavari e Lavagna, serve a
presentare lo stesso Comitato, ma anche per la promozione e
divulgazione degli obiettivi e scopi statutari, e per
raccogliere adesioni. Per la morte di Andrea il pubblico
ministero Francesco Cardona Albini ha indagato il legale
rappresentante della società di canoa e tre istruttori e quattro
vigili del fuoco (due sommozzatori e due della squadra di terra
di Chiavari). Il ragazzino era rimasto in acqua per oltre un'ora
sorretto da uno degli allenatori. Quando era stato liberato era
andato in arresto cardiaco. Era stato trasportato al Gaslini in
condizioni disperate dove era poi morto dopo alcuni giorni. La
madre aveva acconsentito alla donazione degli organi. (ANSA).
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