(ANSA) - GENOVA, 10 MAR - Gli episodi di violenza dichiarati
su operatori sanitari sono stati quasi 400 nell'ultimo anno in
Liguria ma le stime dell'ordine delle professioni
infermieristiche offrono un quadro più preoccupante visto che, a
fronte dei circa 10 mila operatori sanitari, il 30% di loro -
nel 75% dei casi donne - sono stati coinvolti in aggressioni che
in larga parte sono verbali ma che a volte diventano anche
violenze fisiche, che si ripercuotono anche sulla vita privata.
I dati sono emersi durante il convegno organizzato a Palazzo
Tursi dall'Ordine di Genova in occasione della giornata
nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei
confronti del personale sanitario e sociosanitario.
Tra i problemi di maggior tensione c'è anche la difficoltà ad
avere risposte adeguate dal servizio sanitario che si ripercuote
sugli operatori. "Spesso le persone si rivolgono ai pronto
soccorso - spiega - che il più delle volte non è il luogo adatto
per ricevere le risposte. Bisogna lavorare sui servizi
territoriali per riuscire a soddisfare le richieste dei
cittadini". Negli ultimi anni ci sono state norme che hanno
inasprito le pene, e una maggiore repressione di questi
comportamenti, "ma servono anche altri provvedimenti".
"Chiediamo una maggiore attenzione nell'analisi di questi
fenomeni - conclude Cataldo - una razionalizzazione degli
spazi, i nostri pronti soccorso spesso sono angusti e questo
aumenta la tensione da parte degli utenti, oltre a una più
adeguata informazione dei servizi che si possono offrire".
(ANSA).
In un anno 400 aggressioni a sanitari in Liguria
Durante vita professionale colpito 1 operatore su 3, 75% è donna