(ANSA) - GENOVA, 11 MAR - Alberto Scagni, l'uomo che il primo
maggio dell'anno scorso ha ucciso la sorella Alice, dieci ore
prima del delitto chattava su Instagram con il comico, e allora
presidente della Fondazione Palazzo Ducale, Luca Bizzarri. Lo
scambio di messaggi è agli atti dell'inchiesta depositati con la
chiusura delle indagini per l'omicidio.
"Per cosa?", chiedeva Bizzarri e il killer rispondeva così: "Per
stringerti la mano e chiederti un autografo". A quel punto
Bizzarri rispondeva di nuovo: "Ma se fino a un giorno fa mi
auguravi le peggio cose?". La gentilezza di Scagni inizia a
svanire: "E' un sì oppure un no... Tanto da non perdere tempo,
ragazzo...". Il comico cerca di capire il motivo degli insulti e
allora Scagni rimarca: "Mi farò una ragione che un SI' o un NO
sono risposte o vietate oppure difficili. Come metterci la
faccia invece della voce... sei davvero un bravo ragazzo...
Buona giornata, anzi buona vita". (ANSA).
Prima uccidere sorella chat Scagni a Bizzarri 'Buona vita'
Ha insultato attore poi voleva autografo