(ANSA) - GENOVA, 01 AGO - Una vera e propria emergenza
nazionale quella delle morti sul lavoro con la Liguria purtroppo
in prima fila. Rispetto ai primi sei mesi del 2022 sono infatti
triplicate passando da 4 morti in Liguria l'anno scorso a 12.
"Il numero delle morti sul lavoro è triplicato in pochi mesi
e descrive una realtà tragica, una emergenza e una battaglia ben
lontana dall'essere vinta - ha dichiarato il segretario
generale Cgil Liguria Maurizio Calà -. Da tempo chiediamo a
politica, istituzioni e aziende di implementare gli sforzi per
aumentare la sicurezza sul lavoro: occorre investire in
prevenzione e formazione ma occorre essere più incisivi anche
attraverso le ispezioni e le norme repressive. Vanno incentivate
le buone pratiche a partire dalla sottoscrizione di più accordi
che limitino i subappalti selvaggi".
I dati analizzati mostrano come la Liguria abbia un aumento
percentuale più alto (+200% sull'anno precedente) rispetto alle
altre regioni del Nord Ovest per numero di infortuni mortali
(gli infortuni con esito mortale nel nord ovest sono stati 130
nei primi 6 mesi di quest'anno e ben 450 a livello nazionale);
di questi, 9 vittime erano maschi e 3 donne femmine: 4 sono
avvenuti a Genova, 3 a Imperia, 3 a La Spezia e 2 a Savona.
Rispetto al totale degli infortuni sul lavoro sono state 9.737
le denunce in Liguria nel 1° semestre 2023 (che corrispondono a
quasi 54 infortuni al giorno).
"Al primo posto troviamo il comparto dell'industria e dei
servizi con 7.920 denunce, a seguire Agricoltura con 192 e
infine gli infortuni per conto dello Stato con 1.625 denunce -
ha commentato De Silva, responsabile dell'Ufficio Economico Cgil
Genova e Liguria -.Genova con 5.463 infortuni rappresenta il
56,1% del totale delle denunce; seguono Savona 1.694, poi La
Spezia 1.407 e infine Imperia 1.173". (ANSA).
In Liguria triplicati i morti sul lavoro rispetto al 2022
Calà, Cgil: media di 2 al giorno, serve aumentare le ispezioni