La violenta lite, finita in omicidio, tra Mahmoud Abdalla (19 anni) e il suo datore di lavoro, Abdelwahab Ahmed Gamal Kamel, 26 anni, detto Tito, è nata per motivi di lavoro. Sembra che la vittima durante l'alterco abbia minacciato il suo carnefice, egiziano come lui, di denunciarlo nuovamente perché lo pagava in nero.
Intanto, oggi sbarca a Genova il Ris di Parma. I militari del Reparto investigazioni scientifiche torneranno nella casa-dormitorio di via Vado, a Sestri, dove è avvenuto l'omicidio. Qui i carabinieri del Nucleo investigativo i Genova per ben tre volte hanno cercato con il luminol tracce di sangue.
Invano. In quella casa, però, Tito e Bob hanno chiuso il corpo in una valigia, lo hanno trasportato in taxi fino a Chiavari, qui lo hanno mutilato e gettato in mare, nella notte tra il 23 e 24 luglio.
Ieri sera il negozio di Sestri Ponente è stato posto sotto sequestro.
Il ragazzo decapitato e mutilato aveva denunciato il lavoro in nero
Mahmoud Abdalla lo aveva detto alla Gdf durante un controllo in negozio