(ANSA) - SANREMO, 14 AGO - "Molte persone mi hanno comunicato
la loro sofferenza a cui unisco anche la mia, nel vedere che in
chiesa, conclusa la celebrazione delle esequie e ancora in un
contesto liturgico e di un luogo sacro, è stata data la parola a
persone che esprimono convinzioni e pensieri difformi dalla
dottrina cattolica e lo hanno fatto in modo anche, a mio parere,
un poco sguaiato, suscitando una serie di applausi quasi come
tifo da stadio e atteggiamento da festa, che mi pare davvero
improprio sia nella circostanza delle esequie che soprattutto
nel contesto di un luogo sacro". A parlare è il vescovo della
diocesi di Ventimiglia e Sanremo, Antonio Suetta, che in un
video pubblicato su YouTube pone sotto accusa alcuni aspetti
relativi ai funerali della scrittrice Michela Murgia.
"Non intendo parlare della persona, che ha vissuto
un'esperienza drammatica e faticosa in relazione alla. malattia
e che ora ha compiuto il passaggio della morte ed è nel giudizio
di Dio. A lei il rispetto che si deve a ogni persona - afferma
il prelato -. Desidero soltanto fissare l'attenzione
sull'aspetto pubblico di Michela Murgia, come scrittrice e
soprattutto in relazione ai contenuti del suo contributo
culturale. Mi limito a definirla una scrittrice, in quanto
considerarla una teologa mi sembra eccessivo. Le battaglie, così
è stato detto, che Michela Murgia ha portato avanti erano legate
a sue convinzioni personali e a esperienze di vita, ma il suo
contributo culturale in moltissimi casi è stato stato
apertamente in contrasto con l'insegnamento di chiesa e dottrina
cattolica, in particolare per la concezione della famiglia e
altri argomenti molto importanti come aborto ed eutanasia.
Rimane per ogni persona libertà di pensiero e espressione e anzi
questa libertà può essere contributo a un dialogo. (ANSA).
Vescovo Suetta, tifo sguaiato ai funerali di Michela Murgia
"Espresse convinzioni difformi rispetto alla dottrina cattolica"