Liguria

Muretti a secco 5 Terre recuperati contro 'climate change'

Progetto pilota finanziato dal programma europeo 'Life'

Redazione Ansa

(ANSA) - MANAROLA, 20 SET - Cinque ettari dei millenari muretti a secco delle Cinque Terre sono stati recuperati grazie ai fondi europei con un progetto pilota contro il cambiamento climatico e i terrazzamenti recuperati saranno dati in comodato d'uso alle aziende agricole locali. È Stonewallsforlife, il progetto europeo finanziato dal programma 'Life', che ha permesso di recuperare parte degli antichi muretti a protezione dei vigneti terrazzati nella zona di Manarola. Un'iniziativa partita 'dal basso' per rendere il territorio più resiliente ai cambiamenti climatici e contrastare l'abbandono. Oggi si è conclusa la visita di monitoraggio dell'Autorità di Gestione del programma 'Life', all'anfiteatro dei giganti dove sono in corso i lavori. I terreni acquisiti dalla Fondazione Manarola, nel progetto che vede capofila il Parco Nazionale delle Cinque Terre, verranno dati in comodato d'uso alle aziende agricole locali. L'Università di Genova hanno installato tre stazioni in grado di raccogliere dati sulla reazione di muretti e suolo alle diverse precipitazioni. Nel progetto anche corsi di formazione su realizzazione e mantenimento degli storici muri.
    "Il programma 'Life' è uno dei principali programmi europei dedicato alla natura e vanta oltre trent'anni di storia - spiega la referente a Bruxelles del Cinea, autorità di gestione del programma, Boyana Vasileva -. E nel 2014 è stato avviato uno sottoprogramma dedicato all'adattamento e mitigazione del cambiamento climatico. 'Stonewallsforlife' è stato finanziato nel 2019 per l'importanza di questa tematica per le Cinque Terre, la protezione del patrimonio culturale e la riduzione dei rischi e quale potenziale buona pratica per il recupero e la gestione delle aree agricole terrazzate".
    L'anfiteatro terrazzato di Manarola è diventato "un laboratorio per la definizione di un primo distretto pilota resiliente al cambiamento climatico, non solo da un punto di vista strutturale ma anche con una particolare attenzione alla conservazione e valorizzazione della biodiversità del suolo", sottolinea il direttore del Parco Patrizio Scarpellini. (ANSA).
   

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