Liguria

Ventimiglia presenta nuovo brand e piano strategico turismo

City brand riporta a crocevia di paesi e culture

Redazione Ansa

(ANSA) - VENTIMIGLIA, 27 SET - "Ventimiglia Porta d'Italia - Porte d'Italie" è lo slogan bilingue del nuovo brand di Ventimiglia, che stamani è stato presentato assieme al piano strategico del turismo, nella sala consiliare del Comune, alla presenza del sindaco della città di confine, Flavio Di Muro e dell'assessore Serena Calcopietro. "Nella Giornata mondiale del turismo - ha detto Calcopietro - Ventimiglia anticipa le prime linee guida del piano strategico per lo sviluppo turistico della città e presenta il suo nuovo marchio, primo passo di un sistema integrato di azioni di marketing e comunicazione che promuoveranno la destinazione, la sua immagine e i suoi valori".
    Il segno grafico del logo, che si inscrive nella forma della V iniziale di Ventimiglia, è composto da elementi modulari che richiamano la conformazione del paesaggio e del territorio, la sinuosità della costa, ma anche delle valli e dei rilievi e il ritmo delle onde. "Il city brand di Ventimiglia - prosegue l'assessore - vuole restituire l'immagine di una città di confine, ma in continuità fisica con la vicina Costa Azzurra e con l'immediato entroterra. Molto più di un crocevia fra paesi e culture, Ventimiglia è un viaggio nel tempo, nella natura, nei sapori di frontiera. Anche il payoff, in italiano e in francese, racconta un unico orizzonte internazionale che unisce Italia e Francia, passato e futuro, mare e monti, natura e cultura". Sui principali indirizzi del piano strategico del turismo, Calcopietro ha sottolineato: "Valorizzare ulteriormente il litorale e le spiagge, tra le più suggestive della Liguria come i Balzi Rossi, le Calandre o Baia Bejaimin, già affermate, rendendole ancora più accessibili; guardare sempre più all'entroterra, puntando sullo sviluppo dell'outdoor e sulla sistemazione e promozione dei sentieri escursionistici e del patrimonio naturalistico del territorio; mettere in rete e a sistema il ricco patrimonio culturale, storico e museale, dal Museo Archeologico al Teatro Romano e al ricco patrimonio bibliografico e interpretare l'enogastronomia come patrimonio in grado di supportare una nuova vocazione turistica sempre più diversificata". (ANSA).
   

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