(ANSA) - TEMPIO PAUSANIA, 07 NOV - Nuova questione
procedurale nel processo per violenza sessuale di gruppo che
vede imputati Ciro Grillo (figlio di Beppe, fondatore di M5s),
Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, e che
riprende oggi a Tempio Pausania a porte chiuse. In aula c'è
grande attesa per la deposizione della principale accusatrice
dei quattro amici genovesi, la studentessa italo norvegese
all'epoca dei fatti 19enne, che racconterà la sua versione sulla
notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 nella villetta a schiera
di Porto Cervo di proprietà della famiglia Grillo, dove secondo
l'accusa si è consumato lo stupro.
Le difese degli imputati hanno chiesto di acquisire, "se
tutti fossero d'accordo", le dichiarazioni che la ragazza ha già
reso, "ma senza rinunciare a nulla, anche perché il tribunale
può fare delle domande proprie - ha spiegato poco prima
dell'inizio dell'udienza l'avvocata Antonella Cuccureddu, del
pool difensivo - In questo modo l'impatto emotivo e la fatica di
rispondere ad altre domande si ridurrebbe di molto: a questa
nostra disponibilità non è seguita nessuna risposta. O meglio il
pubblico ministero correttamente ha detto che se ne parlerà in
udienza".
"Le dichiarazioni che ha reso la ragazza risalgono, le prime,
al giorno della denuncia e sono un'infinità di domande - ha
chiarito l'avvocata - stiamo parlando di circa 1.400 quesiti che
le sono stati rivolti. Meno di un anno dopo, il pm le ha fatto
ancora centinaia di domande: è normale credo che il ricordo in
quel momento fosse più preciso dell'attuale. Tuttavia il
principio fondamentale del dibattimento è quello dell'oralità e
dell'immediatezza, cioè la prova si forma davanti al giudice,
quello che conterà è quello che viene detto oggi". (ANSA).
Processo Grillo jr, al via udienza clou con l'accusatrice
Difese, acquisire dichiarazioni ragazza per ridurre le domande