(ANSA) - GENOVA, 13 NOV - "L'idea dalla quale siamo partiti è
stata quella di guardare ad Arpagone da una visione
contemporanea. Nella commedia di Molière i figli sono legati al
padre dal denaro, lo usano per i loro divertimenti, per quello
che oggi è il consumismo.
Dighero è reduce dal successo televisivo di "Blanca", nel quale
recita la parte del padre della protagonista, la consulente
della polizia, non vedente, interpretata da Maria Chiara
Giannetta: "Non ho ancora avuto alcuna notizia ufficiale sulla
eventuale terza serie. Aspetto con ansia. E' stata una
bellissima esperienza con un cast affiatato ed eccellente. Maria
Grazia Giannetta è una straordinaria attrice ma anche una donna
splendida, comunicativa. In più sono contento perchè in questa
seconda serie è stata valorizzata in maniera particolare Genova.
Viviamo in una città meravigliosa che ha tutto per essere un set
e sul piano logistico si trova qualsiasi soluzione senza dover
fare chilometri". Figlio di un attore dialettale, formato alla
Scuola di recitazione dello Stabile genovese, Dighero si è
sempre diviso fra il settore tragico e quello comico: "Ho
iniziato nel '79 facendo molto teatro e interpretando ruoli
assai differenti. Poi con la fondazione del gruppo Broncovitz
(insieme a Maurizio Crozza, ndr) e con "Mai dire gol" mi sono
orientato verso il comico, facendo tesoro delle esperienze
precedenti e senza dimenticare mai il teatro drammatico".
(ANSA).
Ugo Dighero, da serie Blanca a teatro con Molière
14 novembre debutta in prima nazionale a Genova con 'L'avaro'