Liguria

Ex Ilva, Fiom 'dobbiamo dare un segnale a Genova e al Paese'

Palumbo, 'bisogna tenere alta l'attenzione'

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 16 NOV - "L'intenzione è tenere alta l'attenzione su una vicenda che si protrae da troppo tempo. Ieri sera c'è stato il Cda, attendiamo notizie. Comunque oggi daremo un segnale alla città e al Paese che il tempo è scaduto, c'è bisogno di investimenti". Lo ha detto Armando Palumbo della Rsu Fiom dell'ex Ilva di Genova prima che i lavoratori uscissero dallo stabilimento per andare a bloccare la strada per l'aeroporto.
    "Speriamo che terminino presto queste liti tra pubblico e privato perché a farne le spese sono i lavoratori che pagano con la cassa e un deterioramento degli impianti troppo rischioso per chi lavora - ha aggiunto Palumbo -. Le preoccupazioni sono forti, la trattativa è ingessata. Uno stabilimento come Genova, ma anche Novi e Taranto, sono inchiodati sulla produzione.
    Genova finirà l'anno a 200mila tonnellate su un milione, Taranto è sotto i 3 milioni di tonnellate: un'azienda così non può durare".
    I lavoratori hanno anche voluto ricordare Anila Grishaj, l'operaia morta nei giorni scorsi in fabbrica a Pieve di Soligo (Treviso), con un minuto di silenzio. (ANSA).
   

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