Liguria

Benvenuti (Culmv), no al lavoro a chiamata dipendenti terminal

Giampieri, non penalizzare lavoratori. Sommariva, inaccettabile

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 05 DIC - "Per noi a Genova è improponibile, ma penso anche altrove. E teniamo presente che bisogna cambiare una legge per farlo. Non mi pare che si possano fare diversi livelli di regolamentazione del lavoro in un porto: c'è il lavoro temporaneo e quello dei dipendenti fissi. E' già normato, semmai va normato meglio".
    Antonio Benvenuti, console della Compagnia unica lavoratori portuali del porto di Genova, che fornisce la manodopera per i picchi di lavoro ai terminal portuali dello scalo boccia l'ipotesi avanzata da Fise Uniport al tavolo del rinnovo del contratto nazionale dei porti, della possibilità per i terminalisti di utilizzare il contratto a chiamata, saltando le compagnie portuali e le imprese che coprono la quota di lavoro variabile.
    E sempre al forum Shipping & intermodal transport organizzato dal Secolo XIX all'Acquario di Genova arriva il no anche dal presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri: "Ho detto a chiare lettere - sottolinea - che non si fanno rinnovi o azioni che penalizzano i lavoratori. Probabilmente si tratta di un'uscita per risolvere casi particolari di alcuni porti, ma abbiamo già messo in moto un meccanismo per cui si troverà nei prossimi giorni un soluzione che soddisfa tutti". Parere contrario pure da Mario Sommariva, presidente dell'Adsp del mar ligure orientale. "Nasce probabilmente da una spinta in alcuni porti in cui la questione del lavoro temporaneo non ha mai trovato una soluzione soddisfacente - premette - qui la gravità è che si propone in un contratto collettivo una norma che sostanzialmente è inaccettabile". (ANSA).
   

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