Liguria

Avvocato accusato di aver derubato Calissano, 'spese legittime'

Spontanee dichiarazioni al gip, "produrrò documentazione"

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 07 DIC - "Respingo le accuse. Non ho mai preso soldi dai conti dei miei assistiti. Tutte le spese e i prelievi legittimi e lo dimostrerò producendo la documentazione". E' quanto ha detto oggi davanti al giudice l'avvocato Matteo Minna, l'amministratore di sostegno agli arresti domiciliari perché accusato di aver rubato soldi all'attore Paolo Calissano e ad altri tre assistiti. Il legale, assistito da Enrico Scopesi e Maurizio Mascia, ha rilasciato solo spontanee dichiarazioni e poi si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al giudice per le indagini preliminari Milena Catalano. Minna è accusato di peculato e falso ma anche di circonvenzione di incapace. Secondo l'accusa avrebbe approfittato dalla fragilità di Calissano e di altri assistiti per poter farsi rilasciare deleghe e gestire il patrimonio degli assistiti. Per gli inquirenti si sarebbe poi impossessato di oltre 800 mila euro in anni di amministrazioni di sostegno prelevando dai conti somme senza alcuna giustificazione. Per la guardia di finanza, coordinata dal pubblico ministero Francesco Cardona Albini, avrebbe inoltre falsificato le fatture e indotto in errore un consulente tecnico di ufficio incaricato di controllare il suo operato.
    Per il gip, Minna è una persona che "usa in modo strumentale la sua professione per soddisfare l'istinto predatorio. È un soggetto che agisce in modo spregiudicato poiché individua le vittime fra gli strati più fragili della società e cioè in persone che per patologie o per vicende di vita non sono più in grado di provvedere in modo autonomo a se stesse". (ANSA).
   

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