(ANSA) - GENOVA, 15 GEN - La crisi nel Mar Rosso, con gli
attacchi dei ribelli Houthi alle navi che costringono le
compagnie a cambiare la rotta circumnavigando l'Africa invece di
tagliare attraverso il canale di Suez, a dicembre per il porto
di Genova ha fatto registrare il mancato approdo di 4 navi
portacontainer, il cui arrivo per ora è confermato ma si temono
fenomeni di congestione alternati a periodi di bassa
operatività. Le rotte via Suez con Middle East e Far East sono
quelle principali per i porti del sistema portuale del Mar
ligure occidentale (Genova, Savona e Vado ligure).
Sul fronte della puntualità dei servizi marittimi ci attendiamo,
così come era accaduto anche nel periodo dell'emergenza Covid,
momenti di forte congestionamento in banchina, con una
conseguente riorganizzazione della logistica e del lavoro
portuale, alternati invece a momenti di bassa operatività. Sarà
necessario gestire al meglio questa criticità per limitare il
più possibile ripercussioni negative a lungo termine". Per
capire le dimensioni del fenomeno basti pensare che da gennaio a
novembre 2023 i traffici da Genova via Suez (sulle rotte Far
Eaast, Middle East, Oceania e East Africa) hanno rappresentato
circa 10 milioni di tonnellate di merce su 44 milioni, pari al
22% del totale. Senza contare che transita da Suez oltre il 40%
dei traffici dello scalo, pari a circa 1 milione di teu. Cinque
servizi settimanali collegano Genova e il Far East con navi di
capacità compresa fra i 13 mila e i 15 mila teu. (ANSA).
Mar Rosso, a dicembre nel porto di Genova 4 navi in meno
Piacenza, "circumnavigare Africa impatterà sul costo dei beni"