Liguria

Barbero, nel Basso Medioevo Genova fu un impero liquido e solido

'Il primo modello della colonizzazione moderna'

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 20 GEN - Durante il Basso Medioevo "è certo che Genova fu un impero, un impero liquido dopotutto, che è una definizione astuta perché allude al fatto che fu un impero fatto di rotte tracciate in acqua, ma anche che fu una realtà fluida non un'immensa e compatta costruzione territoriale". Lo afferma lo storico e scrittore Alessandro Barbero a Genova nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale gremita di pubblico per le conclusioni del convegno internazionale 'L'Impero di Genova.
    Dal Mar Nero all'Atlantico, la grande espansione nel Medioevo' organizzato in collaborazione con la rivista 'Limes'.
    "Però anche la definizione di impero liquido rischierebbe di essere un po' fuorviante, - riflette Barbero - perché l'impero genovese era fortificato con solide pietre, dal Libano a Genova fino alla Crimea, quello di Genova era anche un solido impero murato e fortificato nelle sue singole e separate sedi, non soltanto fatto di rotte tracciate sull'acqua".
    "Dunque Genova fu un impero in due sensi strettamente collegati, liquido e solido - sostiene - il secondo dei quali fatto di dominazioni territoriali, possedimenti coloniali, di luoghi in cui i genovesi impongono un dominio politico e militare". "Alcuni storici hanno proposto di evitare il termine 'coloniale' perché in qualche modo superato, altri sostengono che la gazaria genovese è stata il primo modello della colonizzazione moderna, io credo che ci sia del valido in questa seconda prospettiva - sottolinea Barbero - parlare di colonialismo genovese non è fuorviante, non è anacronistico, mi verrebbe da dire".
    "Non c'è dubbio che le motivazioni commerciali e mercantili furono sempre predominanti, dai domini in Crimea alle isole dell'Egeo, per Pera, ma l'interesse dell'espansione territoriale fu esclusivamente commerciale anche in Corsica o in Sardegna? - si interroga Barbero - Genova esportava i cereali della Corsica però mi viene da chiedermi se queste dominazioni estese territorialmente davvero abbiano avuto solo una motivazione commerciale. Come mi verrebbe da chiederlo per il pezzo d'impero genovese che fu la Liguria". (ANSA).
   

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