Liguria

Flores, "associare Shoah a Gaza nuovo antisemitismo"

"Dobbiamo sfuggire alla disinformazione e al pregiudizio"

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 26 GEN - "Quello che occorre dire e con maggior forza in questa ricorrenza è che non esiste alcun legame tra la Shoah e quel che sta avvenendo oggi a Gaza, come sembra essere alla base di un ricorrente e forse nuovo antisemitismo che condanna gli ebrei del mondo nel loro insieme e che la giusta e necessaria solidarietà al popolo palestinese senza una decisa condanna non solo del massacro del 7 ottobre ma di considerare la distruzione di Israele prioritaria rispetto alla creazione di uno Stato palestinese rischia di essere una complicità di fatto con Hamas". Lo ha detto lo storico Marcello Flores nella orazione ufficiale per il Giorno della Memoria, celebrato a Palazzo Ducale di Genova. "Siamo tutti consapevoli che quest'anno, 80 anni dopo l'apertura dei cancelli di Auschwitz, il giorno della Memoria cade in un periodo di conflitti, uno dei quali vede partecipe proprio lo Stato di Israele in risposta all'attacco distruttivo compiuto da Hamas il 7 ottobre '23 contro cittadini inermi - ha detto Flores -. Su questo si sta discutendo, e dobbiamo continuare a farlo cercando di sfuggire alla disinformazione e al pregiudizio, per comprendere prima ancora che giudicare e aiutare a trovare una soluzione che possa essere immediata ma anche di lungo respiro.
    Capire innanzitutto cosa sia avvenuto il 7 ottobre - ha detto -, un atto di violenza nuovo, non il proseguimento di una tradizione di atti ostili verso Israele che li si voglia giudicare azioni di terrorismo o resistenza, non a caso capace di destare una guerra diversa, capire cosa sia stata la risposta di Israele, su cui la stessa società israeliana è spaccata nel giudizio e nelle prospettive, capire il legame col passato di quel conflitto lungo e contraddittorio di cui credo vadano segnalati come questioni cruciali il rifiuto di accettare l'esistenza e la legittimità dello stato di Israele, diversa nel tempo da parte degli attori del mondo islamico presenti in Medio Oriente, e la scelta di governo israeliano di utilizzare ogni mezzo anche illegale, dalla crescente colonizzazione del territorio palestinese alla violenza e oppressione dei cittadini di Gaza, giustificato con la necessità di rafforzare la propri difesa e la propria vita". (ANSA).
   

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