Liguria

Gazzelle, 'a Sanremo per cercare i miei 5 minuti di batticuore'

"La felicità non esiste, siamo felici solo con il senno di poi"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 GEN - Un giovane vecchio, un sognatore senza illusioni, un nostalgico che guarda al futuro. È un mix di contraddizioni, Gazzelle. Da dietro ai suoi occhiali scuri, irrinunciabile scudo, osserva un mondo che a volte sembra sfuggirgli. "Non so cosa sia la felicità, come si fa ad essere felici - ammette il cantautore romano -. A me non manca niente, ma felice felice.. boh. Ho affrontato i miei demoni, altri ce ne saranno. Potrei dire che siamo felici con il senno di poi, a posteriori. La felicità è una mezza illusione per spendere soldi con l'idea che si possa comprare".
    Con il suo indie pop che racconta amori e solitudine, fragilità e paure, approda per la prima volta al festival di Sanremo, portando il brano Tutto qui, con un disincanto ed una determinazione da far impallidire chi su quel palco ha passato una carriera intera. "Io volevo andare a Sanremo. Per fare un'esperienza di vita più che artistica. Stava diventando tutto un po' ripetitivo: fase creativa e fase performativa, disco e tour. Cerco i miei cinque minuti di batticuore. Ma so che una volta sceso dal palco saranno già passati".
    L'obiettivo è confermare i tanti traguardi già raggiunti in sette anni di carriera, con uno stadio Olimpico all'attivo la scorsa estate, e andare "a caccia di gente nuova, che voglia ascoltarmi e che magari verrà ai miei prossimi concerti".
    Intanto per presentarsi a chi non lo conosce ancora, propone Tutto qui, "una canzone che mi rispecchia, scritta come faccio sempre sul momento, non a tavolino. Anche se, probabilmente, un brano scritto a tavolino sarebbe migliore della media delle canzoni che sento in giro. C'è poca poesia e verità. È tutto prevedibile". In Tutto qui la nostalgia è un compagno di viaggio ineluttabile. "Per altri luoghi, altri tempi, in particolare riferiti alla persona che ti sta vicino e di cui vorresti sapere tutto". Su Sanremo ha le idee chiare: "Voglio arrivare terzo. Sì, terzo. Come Rino Gaetano e già sarebbe sufficiente. Poi vincere no, troppo impegnativo con tutto quello che viene dopo, Eurovision compreso, secondo ci rimani male. Terzo, invece, sei contento". Per i duetti sarà con Fulminacci in Notte prima degli esami di Antonello Venditti. (ANSA).
   

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