(ANSA) - GENOVA, 29 GEN - "I genovesi sono i cittadini più
penalizzati d'Italia sul fronte dei prezzi al dettaglio". Lo
scrive in una nota il Centro di formazione e ricerca sui consumi
(Crc) guidato da Furio Truzzi, già presidente onorario di
Assoutenti, che ha messo a confronto i dati Istat
sull'inflazione del 2023.
"Genova ha registrato lo scorso anno il tasso di inflazione
medio più alto d'Italia, pari al +6,9% contro una media
nazionale del +5,7% - spiega Truzzi - Spulciando i dati
dell'Istat emerge come i genovesi abbiano subito una crescita
dei prezzi più sostenuta rispetto al resto d'Italia in diversi
settori: per esempio, per cibi e bevande hanno speso il 10,3% in
più rispetto all'anno precedente, +9,1% per la voce "Abitazione,
acqua, luce e gas", +8,6% per articoli e servizi per la casa
(mobili, elettrodomestici, manutenzione, ecc.). Le tariffe di
hotel, b&b e strutture ricettive in genere sono salite
addirittura del +13,9% su base annua, e per mandare i figli a
scuola le famiglie hanno speso quasi il doppio rispetto alla
media nazionale, +2,1%".
"Va meglio solo per i servizi sanitari, rincarati del +1,2%
rispetto al tasso medio del +1,6% in Italia, per i servizi di
trasporto (+7,6% contro +7,7% della media nazionale) e per la
ristorazione (+5,8% al pari della media nazionale). Una famiglia
residente a Genova si è ritrovata così a spendere lo scorso anno
circa 1.500 euro in più a parità di consumi a causa della corsa
dei prezzi al dettaglio - prosegue Truzzi - Una anomalia che non
trova giustificazione considerato che gli stipendi in regione
sono rimasti al palo, e di certo i genovesi non godono di
redditi più elevati rispetto a chi risiede in altre aree del
Paese: gli ultimi dati Istat ci dicono ad esempio che il reddito
annuo di una famiglia genovese è pari in media a 31.586 euro,
contro i 33.798 euro della media nazionale". (ANSA).
Inflazione, Truzzi "genovesi più penalizzati d'Italia"
Truzzi, "hanno subito una crescita dei prezzi più sostenuta"