Liguria

Processo ultrà Genoa: imputato, "mai ricattato Preziosi"

Traverso, "non sono stato intermediario di nessuno"

Processo ultrà Genoa: imputato, "mai ricattato Preziosi"

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 31 GEN - "L'incontro di cui ha parlato Enrico Preziosi non c'è mai stato. Se ci fosse stato non mi avrebbe chiamato ma sarebbe andato in Procura perché lui non vedeva l'ora di avere in mano qualcosa contro chi lo contestava". A dirlo al processo a carico di 15 persone, tra cui molti ultrà del Genoa, per le presunte estorsioni in cambio della pace del tifo, è stato Davide Traverso, unico imputato che ha deciso di sottoporsi a interrogatorio.
    Traverso, difeso dall'avvocato Riccardo Lamonaca, è stato presidente dell'Associazione club genoani dal 2014 al 2018. "Non facevo da intermediario tra Leopizzi e la società, anche perché lui non aveva bisogno di nessuno. Lo conoscevano tutti". Il riferimento all'incontro è quello di cui aveva parlato l'ex patron del Grifone la scorsa udienza. Preziosi aveva detto che nel 2017 si presentarono nel suo ufficio Leopizzi (uno dei principali imputati) e Traverso per chiedergli di saldare un debito di 200 mila euro che Omar Milanetto aveva nei confronti di un albanese. Dopo quell'incontro l'imprenditore chiamò Traverso e gli disse che aveva registrato tutto e che se non avessero smesso lo avrebbe fatto sapere a tutti. "Preziosi chiamava a casa uno per uno quelli che lo contestavano. Se fosse successa una cosa del genere ci avrebbe denunciato. Quella telefonata la considerai uno sfogo". E poi ha detto che Artur Marashi (un altro degli imputati, ndr) "me lo presentò la Digos allo stadio. Per me era un facente funzione della Questura. Ho scoperto dopo che lavoro faceva. ma lo vedevo sempre con la Digos, faceva la guardia del corpo ai giocatori in tribuna". Le contestazioni erano "normali quando la squadra non andava bene" e poi ha detto di non sapere nulla sul fatto che Leopizzi mandasse soldi ad alcuni carcerati, tra cui Guido Morso, in cella per l'omicidio di Davide Di Maria, avvenuto nel 2016.
    Dopo Traverso hanno rilasciato dichiarazioni spontanee altri imputati che hanno detto di "non avere mai chiesto soldi al Genoa e di avere sempre pagato di tasca loro tutto". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it