Liguria

Con omaggio a Cotugno Amadeus accende luminarie su Sanremo

'Oggi l'inizio quasi ufficiale del Festival'

Redazione Ansa

(ANSA) - SANREMO, 01 FEB - Con una cerimonia in omaggio al compianto Toto Cotugno, che per quindici edizioni ha partecipato a Sanremo, sono state accese in serata le luminarie della 74/ma edizione del Festival della Canzone Italiana (6-10 febbraio). A schiacciare il "pulsante rosso", sul green carpet all'ingresso di via Matteotti, preceduto dal classico conto alla rovescia, c'erano Amadeus, il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, con una delegazione della Giunta, e un folto pubblico che ha voluto essere testimone di questo momento. A illuminare la storica via che porta al Teatro Ariston sono i versi del cantautore Cotugno.
    A partire da "Lasciatemi cantare" tratto dal brano "L'italiano" del 1983, che pur arrivando quinto nella classifica di Sanremo, ha ottenuto il plauso della giuria popolare, tra l'altro scalando presto le classifiche europee. "E' bello cominciare, come se in qualche maniera con questa accensione e con un testo importante, che appartiene veramente alla storia della musica italiana, sia l'inizio quasi ufficiale del Festival di Sanremo - ha detto Amadeus, nel corso del proprio intervento -. Dico sempre, infatti, che Sanremo non inizia il martedì, ma nel weekend che lo precede. Saranno cinque serate di grande musica e ci sarà una bellissima festa in tutta la città". Sui super ospiti John Travolta e Russell Crowe ha aggiunto: "Vogliono veramente essere a Sanremo e vengono appositamente per il Festival". Non poteva, dunque, mancare un ricordo di Cotugno.
    "Ha portato questo inno, 'sono un italiano, un italiano vero', che ha coinvolto ed ha fatto commuovere gli italiani in tutto il mondo . E 'un artista che ho avuto il privilegio di conoscere e frequentare e di condividere anche alcune trasmissioni. Una persona di grande carisma e capacità, innamoratissimo di Sanremo e del festival e questo brano, tra i tanti belli che ha eseguito, ha contribuito come i grandi Modugno, Pavarotti e Bocelli, a portare la musica italiana nel mondo". (ANSA).
   

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