Liguria

Sardegna: Toti, "sconfitta serva da lezione al centrodestra"

"Penso si debba fare il tagliando all'allenamento della squadra"

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 27 FEB - "Non so se abbia scelto Giorgia Meloni da sola. Credo che le vittorie come le sconfitte non abbiamo mai un padre o una madre così netto. Certamente il centrodestra ha sottovalutato la difficoltà della sfida e il cambio di un candidati presidente, sacrificando l'uscente, e sceglierne uno non ha agevolato la scelta degli elettori verso il centro destra". Lo ha detto il governatore ligure Giovanni Toti commentando il risultato delle elezioni in Sardegna. "Le responsabilità mi interessano molto poco - ha spiegato -. Quello che mi interessa, come hanno sottolineato da Roma tutti i leader del centrodestra, è che tutto questo sia di lezione per quello che dovremo:affrontare in futuro. Nei prossimi 24 mesi si voterà nella maggior parte delle regioni e nei principali comuni e penso che si debba fare il tagliando all'allenamento della squadra". Una sconfitta che, per Toti, deve servire da esempio per le scelte future. "Non è indifferente il fatto di scegliere sui territori e non a Roma, dove l'ottica è quella degli interessi di una politica nazionale che talvolta è diversa da quelli locali - ha detto -. Il coinvolgimento delle forze civiche, di partiti regionali che spesso sono in grado di fare la differenza, e il fatto che la motivazione di militanti e dirigenti che vengono coinvolti nella scelta è superiore a quella di chi gestisce una scelta fatta altrove. Le amministrative sono un'alchimia diversa dalle politiche e dalle europee: i partiti nazionali alle amministrative non sempre performano come nel voto di opinione a livello nazionale o europeo, anzi spesso hanno performance inferiori proprio perché molto consenso viene drenato da situazioni diverse a livello territoriale. Credo che tutto questo debba portare a una riflessione e spero che il centro destra, che è la coalizione a cui faccio riferimento nel prossimo futuro, faccia una riflessione ampia - conclude Toti - che va dalle modalità di scelta dei candidati delle coalizioni, delle aggregazioni territoriali, alle scelte sulle liberalizzazioni dei mandati per sindaci e presidenti di regione che, senza nulla di personale, evidentemente hanno un loro peso e può essere che ne abbiamo ancora di più in futuro". (ANSA).
   

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