Liguria

Cinque Terre, incontro Toti-territorio su aumenti tariffe

Presidio in piazza per dire no. Peracchini, "io non firmo"

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 28 FEB - Incontro in corso, in Regione Liguria, tra il governatore Giovanni Toti, gli assessori ai Trasporti Sartori e alle Infrastrutture Giampedrone, il presidente Parco nazionale Cinque Terre Donatella Bianchi e i sindaci cinque terre oltre a Tiziano Savini, direttore regionale Liguria di Trenitalia per discutere dell'aumento delle tariffe per il Cinque Terre express. L'aumento delle tariffe legate alle Cinque Terre era stato approvato nel dicembre 2023 nelle intenzioni di Regione è legato a una serie di agevolazioni su abbonamenti mensili e annuali che prevedono la gratuità per gli studenti under 19 e lo sconto del 50% fino ai 26 anni. Gli abbonamenti per i pendolari liguri non subiranno aumenti, mentre a livello locale verrà applicato uno sconto dell'80% sugli abbonamenti tra Levanto e Spezia per i residenti a Monterosso al Mare, Riomaggiore e Vernazza, oltre che per i proprietari di seconde case con i loro nuclei familiari. Mentre era in corso l'incontro, presidio in piazza con alcuni cartelli per dire no alla proposta di modifica. "Io non firmo - ha detto il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini -. Abbiamo fatto delle proposte, so che una parte di queste saranno accolte, vedremo.
    Io, purtroppo, non ho la competenza per decidere. Come sindaco della Spezia non ho mai creato un problema, nonostante la gestione di 8 milioni di transiti dalla stazione centrale, e quindi il problema non l'abbiamo posto noi. Qualche altro sindaco ha posto la questione del sovraffollamento, ora vediamo cosa si può fare. Chiaramente è un tema delicato e fare pubblicità negativa a un problema che non è un problema è sinceramente originale. Noi siamo per il turismo e per la qualità del turismo". In presidio anche l'ex governatore Claudio Burlando, che è stato ex consigliere comunale a Vernazza: "Questo è un aumento senza senso - spiega - già con i 5 euro a tratta si facevano molti soldi, e con quei fondi si doveva fare manutenzione sui sentieri chiusi in modo da spostare il turismo su un territorio più ampio. In questo modo, invece, si dice che si deve andare in treno e poi si penalizzano le persone che scelgono quel mezzo". (ANSA).
   

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