(ANSA) - GENOVA, 04 MAR - I lavori per l'installazione del
carroponte, la struttura che sarebbe servita per controllare il
ponte Morandi, "sono stati fatti rispettando il progetto
approvato anche da Aspi e Spea". E' quanto ha detto in aula
Hubert Weissteiner, il titolare della Weico, la società che
aveva iniziato a installare il carroponte sotto l'impalcato del
Polcevera (14 agosto 2018, 43 vittime).
Secondo alcuni dei 58 imputati, quei lavori potrebbero avere
causato il crollo del viadotto. Una tesi a cui non crede la
procura e smentita in aula dal titolare della Weiko.
"Controllammo con un macchinario che vedeva attraverso il
cemento dove fossero i cavi di acciaio. E i fori per agganciare
la struttura vennero fatti in base a quelle rilevazioni e in
base ai calcoli e al progetto fatto da Aspi e Spea". Il progetto
aveva un costo iniziale di poco più di due milioni. "Poi il
costo aumentò del 20 per cento. Andai a Roma con il mio avvocato
perché volevo essere sicuro che avrebbero pagato. Lì parlai con
Michele Donferri Mitelli (uno dei 58 imputati, ndr). Lui fu
l'unico a spingere il progetto. In ogni caso non fu mai proposto
di usare anche il traversone dello strallo (il tirante del
ponte, ndr). Era chiaro dall'inizio che non lo avremmo toccato o
usato". (ANSA).
Ponte Genova: titolare Weiko, carroponte non ruppe cavi
"Chiaro dall'inizio che non avremmo toccato traversone strallo"