Liguria

Scommesse clandestine e usura a Genova, sei arresti

Uno già condannato nel 2006 per sodalizio di stampo mafioso

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 06 MAR - Avevano messo in piedi un sistema di scommesse sportive clandestine attraverso canali whatsapp e una parte dei soldi veniva reimpiegata in un giro di usura. Gli investigatori della squadra mobile di Genova e della sezione investigativa del Servizio centrale operativo, coordinati dal sostituto procuratore della Ddaa Federico Manotti, li hanno scoperti eseguendo nove misure cautelari (tre in carcere, tre ai domiciliari e tre obblighi di dimora) tra il capoluogo ligure e la provincia di Alessandria.
    Uno degli arrestati, Roberto Sechi, era stato condannato nel 2006 con sentenza definitiva a cinque anni e quattro mesi, perché riconosciuto partecipe di un sodalizio di stampo mafioso presente sul territorio genovese e capeggiato dalla famiglia Fiandaca, di origine nissena.
    I reati contestati ai nove, commessi dal 2019 fino ad aprile 2022, sono: usura aggravata, esercizio abusivo delle scommesse, associazione per delinquere finalizzata all'organizzazione abusiva delle scommesse, autoriciclaggio per oltre 85 mila euro attraverso le scommesse con "giocate a copertura". Sono almeno tre gli episodi di usura ricostruiti. Il primo riguarda due persone, di cui una ludopatica, di una famiglia titolare di diversi locali di ristorazione a cui gli indagati hanno prestato 25 mila euro con tassi di interesse pari al 53%.
    Circa il sistema di scommesse illecite sarebbe emerso che una parte degli indagati aveva realizzato un articolato sistema di raccolta di scommesse su eventi sportivi, gestito tramite gruppi whatsapp. Gli scommettitori potevano giocare formulando le puntate sugli eventi sportivi, maturando un debito corrispondente alla somma che avevano scommesso. Alcuni giocatori, in caso di perdita si indebitavano a tal punto da non riuscire a restituire le somme di denaro giocate. Nel corso dell'indagine sono stati individuati anche i gestori di tre agenzie di scommesse di Genova, per le quali sono stati emessi decreti perquisizione. I gestori coinvolti si ritiene facciano parte del sistema di raccolta abusiva delle scommesse e adoperavano le agenzie per mascherare il più redditizio traffico illecito. Per uno degli indagati è stato disposto il sequestro preventivo di 700 mila euro. (ANSA).
   

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