(ANSA) - GENOVA, 14 MAR - "Oggi il Consiglio di Stato mette
la parola fine alla vicenda del cantiere per la realizzazione
dello scolmatore del torrente Bisagno, dichiarando colpito da
interdittiva per infiltrazioni mafiose il consorzio ReseArch che
dovrà lasciare il cantiere. Questa non è l'unica azienda a
lavorare in questo cantiere e quindi avvieremo una procedura che
diverse opzioni che dovremo verificare".
Ma questa sarà una parentesi che non potrà durare più di due
settimane e, se questo non fosse possibile perché le aziende non
sono in grado o non hanno le caratteristiche, dovremo chiudere
il cantiere e potranno subentrare la seconda e la terza
classificata della vecchia gara. Ove anche queste non volessero
subentrare per mutate condizioni di mercato dovremo procedere a
un'ulteriore gara". Un percorso che, nel caso peggiore si
concluderà entro fine anno. "Oggi siamo in una situazione
complessa che potrebbe portare da nessun ritardo a un tempo fino
a otto mesi se dovessimo fare una nuova gara - ha spiegato - la
cosa positiva è che è un lavoro che ha già una variante
approvata, che prevede l'utilizzo della talpa che può essere
acquistata da Regione, che è previsto nel contratto, e
salvaguardata in attesa dei nuovi realizzatori a cui verrà
consegnata. Contiamo che, in ogni caso, o si vada avanti in
fretta o si riesca a subentrare nel minor tempo possibile, ma il
cantiere potrà procedere comunque in sicurezza". (ANSA).
Scolmatore Bisagno: Toti, interdittiva mafia fa uscire consorzio
Presidente, per i prossimi 15 giorni il cantiere non si ferma